Alessandro Berteotti

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sabato 14 agosto 2010

Indovina indovinello....

Il post di oggi è un indovinello: citerò alcune frasi e date di un personaggio che voi dovrete indovinare. Se non sarete in grado di farlo, alla fine troverete la soluzione.

20/12/2003: ”Il primo ministro Berlusconi si è sdraiato per due ore sulla prima rete televisiva, riversando sugli spettatori la sua soddisfazione per trionfi, miracoli, successi che nessuno, ormai, scorge da nessuna parte, a parte i tenerissimi Emilio Fede e Sandro Bondi […] Ciascuno può vedere a che punto siamo dopo due anni emezzo nei quali Berlusconi ha avuto una maggioranza di 100 deputati alla Camera e di 50 senatori a Palazzo Madama: nulla diquanto fu promesso allora si vede oggi, e, per sovrammercato, sono state varate (o sono in via di perfezionamento) leggi letteralmente talebane”.

10/6/2004: ”Berlusconi ha un’ampia maggioranza, quindi dopo tredici o quattordici promesse di ridurre le tasse è tempo che lo faccia veramente“.

26/11/2005: ”Ho sentito che Silvio Berlusconi si è paragonato a don Luigi Sturzo, ma a me sembra che sia più l’erede di Don Lurio. Credo che gli elettori dovranno esprimere una valutazione sugli ultimi dodici anni dell’attività politica del premier. La campagna sulla verità la facciamo noi: quando è entrato in politica per combattere il mostro comunista, Berlusconi aveva 5 mila miliardi di vecchie lire di debiti, adesso ha un attivo di 29mila miliardi di lire. In fondo questo regime comunista non è stato così perfido con lui”.

15/1/2006: ”Il primo processo a cui Berlusconi si è presentato spontaneamente è quello di Biscardi, poi si è fatto prendere la mano e non si è più fermato

21/1/2006: ”Silvio Berlusconi assomiglia sempre di più ad un pugile suonato. Le sue braccia levate al cielo, ieri notte, alla fine di ‘Matrix’, ricordavano l’esultanza un pò patetica dei pugili che, pur gonfi per i colpi ricevuti, sono riusciti ad arrivare in piedi al termine delle 12 riprese, e cercano cosi’ di impressionare la giuria, o comunque di ingraziarsela

18/2/2006: ”Non si può, solo adesso, improvvisamente ‘scoprire’ cosa ha scelto di dire e fare in questi anni Calderoli, e cosa ha scelto di divenire una certa Lega. Ora, Berlusconi e la Cdl raccolgono quello che hanno seminato. Dopo gli insulti nei comizi ad immigrati e a meridionali; dopo i ‘blitz’ di Borghezio sui treni per ‘ripulire’ i seggiolini occupati da viaggiatori extracomunitari; dopo tutto questo, mi viene da dire che non e’ possibile, solo adesso, fare gli scandalizzati. Si è scherzato con il fuoco, troppo a lungo consentendo alla Lega scivolate pericolosissime. E ora arriva il conto, doloroso e salato”.

14/3/2006: “La prima impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi”.

1/4/2006: ”Berlusconi è come Wanna Marchi, e Giulio Tremonti è il suo Mago do Nascimento. Aveva detto: ‘Abolirò l’Irap e ridurrò a due le aliquote’. Non lo ha fatto, e invece ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte più debole del paese”.

6/4/2006: ”Che ora Berlusconi, in una delle sue trasformazioni e dei suoi trasformismi, voglia anche vestire i panni del ‘defensor fidei’, appare francamente patetico. Ha ragione donna Veronica: più che Caimano lui è come Zelig o Fregoli, pronto a cambiare panni a seconda degli interlocutori e delle esigenze del momento. Allora, si scaglia contro il divorzio, ed è divorziato. Difende la famiglia e ne ha due. Se non parlassimo di cose tremendamente serie, ci sarebbe da sganasciarsi dal ridere dinanzi a tanta spregiudicatezza e ipocrisia
Anche e soprattutto sulla giustizia, Berlusconi è il solito disco rotto, vittimista sempre e garantista a targhe alterne, solo quando fa comodo”.

26/8/2006: ”Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi contro l’immigrazione, contro l’Italia multietnica e multirazziale, sono preoccupanti e gravi. Non solo perché rischiano di spostare la Cdl su un terreno rischioso e sdrucciolevole, ma perché dimenticano che anche all’apertura sull’immigrazione gli Stati Uniti devono una parte importante della loro grandezza”.

(fonte: archivio Ansa)

Avete indovinato chi è l'autore di queste dichiarazioni? No? Eppure è facile: DANIELE CAPEZZONE. Se non ci credete, verificate da soli! La fonte è citata.

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