Alessandro Berteotti

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venerdì 26 giugno 2009

E pensare che Bennato l'aveva detto

Torno ancora una volta sul fenomeno Berlusconi non per morbosa curiosità, ma per mettere in luce lo stridente contrasto tra lui e la realtà e tra lui e i leader veri della politica.
«Io non cambio, gli italiani mi vogliono così. Ho un gradimento del 61%. Mi vogliono così perchè sentono che sono buono, sincero, generoso, leale, che mantengo le promesse».
E' evidente che la gente queste cose non le dice e, soprattutto, non le pensa. Sono pochi coloro che amano veramente e disinteressatamente Berlusconi per la sua persona; chi lo vota lo fa per altre ragioni, in massima parte legate ad interessi di tipo personalistico o economico.
La cosa che mi lascia stupefatto nelle affermazioni del Premier è l'assoluta mancanza di analisi politica, della situazione del Paese, della crisi economica, della situazione dell'imprenditoria, dell'industria, del mondo del lavoro e, non da ultimo, della situazione politica internazionale con casi come quello dell'Iran e della Corea del Nord che preoccupano il mondo. Nemmeno una parola.
Va a preparare un G8 che potrebbe essere difficile col sorriso sulle labbra e rilasciando interviste sul proprio recente passato da supposto mandrillo, con una veemenza nella difesa che richiama il vecchio detto latino: "Escusatio non petita, accusatio manifesta".
Eppure tutti gli indicatori sociali ed economici continuano a dare segnali inquietanti, ma su questi si stende (da parte di tutto il Governo) un pietoso velo di silenzio.
Il deficit che si incrementa dell'1% al mese, il PIL in calo tra il 3 ed il 5% su base annua ci dovrebbero fare intravvedere una situazione da Terzo Mondo. Prosegue il calo dell’occupazione ad aprile. L’indice generale nelle grandi imprese è sceso dello 0,4% su base congiunturale al netto della cassa integrazione guadagni mentre è diminuito del 4,1% su base tendenziale, la flessione maggiore almeno da gennaio 2001, quando inizia la serie storica. Lo comunica l’Istat. Al lordo della cig si registra invece una flessione dello 0,1% si base mensile e dell’1,3% su base annua. Da gennaio ad aprile 2009, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, la variazione è stata negativa del 3,3% al netto della cig e dell’1,1% al lordo.
Questi sono dati, non parole vane, non atteggiamenti o vagheggiamenti.
C'è una canzone di Edoardo Bennato che si intitola E-A-A, appartiene alla sua prima produzione e sta nell'album "Io che non sono l'imperatore"; concludo riportandone le parole, per una riflessione che vorrei seria da parte di tutti gli italiani.
EAA ma come andiamo forte
eaa ormai nessuno ci può fermar
EAA giù per la discesa
eaa ormai nessuno ci può fermar
EAA dritti verso il burrone
eaa ormai nessuno ci può fermar
EAA ho parlato col conducentee mi ha detto in un orecchio
che ha i freni rotti e che non vanno più
EAA mi hanno detto che non è sua la colpa
ma che lui farà il suo dovere fino in fondo
e poi si vedrà
EAA giù per la discesa, dritti verso il burrone
ormai nessuno ci può fermar
EAA mi sono distratto per un momento
e il conducente ha premuto un bottone
e si è catapultato giù.
EAA ma chi se lo aspettava
che era un pullman così attrezzato
che quello si catapultava giù
EAA gli altri continuano a intonare cori
non si sono ancora accorti di niente
e continuano a cantar
EAA vorrei prendere io in mano il volante
però poi ripensandoci bene
ma chi me lo fa far
EAA qui le cose si mettono male
quasi quasi premo anch'io quel bottone
e mi catapulto giù
EAA ma come vanno forte
non si sono ancora accorti di niente
e continuano a cantar
(quelli che cantano adesso siamo noi....)

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