Alessandro Berteotti

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mercoledì 3 giugno 2009

Votiamo per l'Europa, ma non se ne parla

Approfitto del messaggio di Alessandro, che riprendo condividendolo in pieno, per ricordarvi l'appuntamento col voto del prossimo fine settimana. Anche se naturalmente la comunicazione su questo evento è ridotta al minimo... quasi si avesse timore di affrontare l'argomento!

Sabato e domenica andremo a votare per eleggere chi ci rappresenta in Europa. Tranne rare eccezioni, il dibattito si è concentrato - a volte in maniera becera - sui temi di politica interna. Si è parlato di Noemi, della sentenza Mills e dei respingimenti alla frontiera (ora gli sbarchi sono ripresi, ma nessuno ne parla più!), lasciando sullo sfondo il tema della crisi economica.

Non si è parlato di Europa, percepita come qualcosa di completamente lontana dal nostro vivere quotidiano, a volte dannosa. Quando, invece, avremmo come non mai bisogno di più Europa per rispondere alle grandi sfide a cui gli stati singolarmente non sono più in grado di far fronte.


Siamo o non siamo più efficaci se a lottare contro la criminalità organizzata ci sono strutture di polizia e giudiziarie che si muovono liberamente in tutta Europa; siamo o non siamo più efficaci nell'affrontare i fenomeni legati all'immigrazione clandestina avendo una polizia con uomini, mezzi e risorse europei a presidiare i confini terrestri e quelli nel mediterraneo o avendo organismi europei a farsi carico delle delicate questioni legate alla concessione dello status di rifugiato; siamo o non siamo più efficaci nel lottare contro i grandi cambiamenti climatici grazie alla spinta dell'Europa ad abbassare il livello di emissione dei gas o alle risorse comunitarie messe in campo per incentivare le energie rinnovabili. Senza ricordare che una parte dei soldi per finanziare la cassa integrazione arrivano oggi dall Europa.

Berlusconi e Bossi non hanno mai guardato con favore all'Europa, vista come un ostacolo o peggio come il capro espiatorio della propria incapacità ad affrontare i problemi di politica interna. Nella lista del Partito Democratico, invece, abbiamo candidato donne e uomini che hanno cercato di parlare di Europa e di come l'Europa possa aiutarci a superare la crisi economica che stiamo vivendo.

Come sapete per le elezioni europee si possono dare tre preferenze. Ho scelto - sebbene ci fossero anche altre persone che stimo per la loro competenza e serietà - di sostenere i tre europarlamentari uscenti lombardi:

Patrizia Toia
Antonio Panzeri
Francesco Ferrari

Li conosco personalmente da anni, li ho apprezzati per il lavoro svolto al Parlamento europeo e per la passione con cui hanno parlato di temi europei in questa difficile campagna elettorale.

Con l'occasione, oltre ad esprimere il mio sostegno ai tre europarlamentari lombardi, voglio ringraziare tutti coloro che hanno deciso di mettersi in gioco per il proprio Comune, consapevole che il radicamento del Partito Democratico passa soprattutto da un buon risultato alle elezioni amministrative.

Perciò, in bocca al lupo a tutti per lo sprint finale!

Alessandro Alfieri

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