Alessandro Berteotti

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giovedì 18 giugno 2009

Le più vive felicitazioni al Cittadino Benemerito Alessandro Barbazza

Mercoledì 24 giugno, giornata del Santo Patrono San Giovanni, Busto Arsizio nominerà i suoi cittadini benemeriti; quest'anno l'Amministrazione ha deciso di assegnare il riconoscimento alla memoria di Remo Brazzelli, recentemente scomparso in un drammatico incidente stradale.
Niente da dire su Remo, la cui scomparsa ci ha davvero colpiti sotto il profilo umano e personale.
Ma credo, e qui ritengo direttamente responsabile il Sindaco e la Giunta, che non fosse solo Remo a dover essere ricordato in questa giornata. Io credo che la città intera avrebbe molto volentieri ricordato una persona altrettanto speciale (anche se qui le classifiche non contano), come il dottor Alessandro Barbazza. Io voglio ricordarlo qui oggi e lo farò ancora personalmente mercoledì, che per me sarà un normale giorno lavorativo.
Alessandro è stata una delle persone più straordinarie che la nostra città abbia mai avuto. Ha dedicato tutta la sua vita professionale alla cura e all'assistenza, da ottimo medico condotto di vecchio stampo, dei suoi pazienti ai quali ha sacrificato buona parte del suo tempo libero, delle ferie e perfino della famiglia. Anche ai suoi familiari, per questo, andrebbe riconosciuto un premio, per la pazienza e la costanza con la quale lo hanno supportato in questa missione, certo non facile, certo non priva di momenti duri.
E lo straordinario di una vita spesa per gli altri è diventato sublime quando si manifestò, qualche anno fa, la terribile malattia che se lo è portato via, una degenerazione neurologica rara che, come tutte queste malattie, confina l'uomo dentro una gabbia che diventa il suo corpo, sempre più estraneo, sempre più difficile da controllare.
Ma la mente resta lucida, e questo gli permette di continuare il suo lavoro quasi fino all'ultimo. Che dolore per i suoi pazienti dover rinunciare a lui, pur in quelle condizioni!
Che forza d'animo manifesta il dottor Sandro fino all'ultimo, e con che serenità la famiglia si rassegna alla sua scomparsa ed ora vive il suo ricordo.
Io non posso far cambiare idea a questa Amministrazione, come gruppo lo avevamo proposto, ma la domanda (non la risposta) è stata fatta a giochi ormai chiusi: ancora una volta non conta la persona, contano solo le posizioni politiche ed ormai siamo alla spartizione perfino dei riconoscimenti. Che tristezza.
Ho potuto godere dell'amicizia di Sandro, so che non gli sarebbero piaciuti i discorsi formali e i riconoscimenti ufficiali, per cui credo preferisca questo tipo di ricordo, meno clamoroso ma molto più sincero e personale; a Mariella e ai figli Luca, Mariachiara e Michele, dico tutto il mio grazie per il prezioso insegnamento che ci ha lasciato e credo che sia insieme a me nel ricordo tutta quella parte di città che crede ancora che i valori di solidarietà ed altruismo testimoniati da lui lungo tutto l'arco della sua vita siano la vera immagine di un cittadino benemerito.
Le più vive felicitazioni al Cittadino Benemerito Alessandro Barbazza.

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