Era un caldo pomeriggio del giugno dello scorso anno, quando l'Assessore Lista convocò i consiglieri per presentare lo studio del PUT; una presentazione tecnica, con passaggi anche interessanti, ma che lasciava molti aspetti della questione in sospeso.
La promessa fu di sentire di nuovo i commissari entro le vacanze estive, pianificare una serie di incontri ed arrivare ad una stesura "condivisa" del PUT. Promessa vana.
Proprio in questi minuti si sta presentando un PUT in conferenza stampa. Noi consiglieri non abbiamo avuto modo di vederlo, non possiamo quindi commentarlo nè essere consapevoli di quanto, a questo punto assumendosi in proprio tutte le responsabilità, l'Amministrazione andrà a presentare alla città.
Sono 12 anni che la città aspetta, è da un anno che aspettiamo di essere convocati come consiglieri e di portare il nostro contributo che, anche da queste pagine e da innumerevoli interventi in consiglio comunale, non abbiamo mai fatto mancare e che, in termini di confronto, potremmo sicuramente portare ad un livello di approfondimento molto maggiore, a beneficio dell'intera città.
Ciò che sta avvenendo mi lascia senza parole, non tanto per il fatto che non possa parlare, quanto per l'affronto che viene fatto alla città, e questa settimana questa catena si sta dimostrando lunghissima e pessima, per approccio e risultati.
La tesi non potrà che essere tecnicistica, i problemi visti da esperti "pilotati" dalla giunta, lontani dalla sensibilità dei cittadini e dalle idee che essi vogliono portare attraverso i loro rappresentanti.
L'assenza di confronto è di per se una grave perdita per la costruzione della città.
Ma cos'altro potremmo fare se non denuciare questo stato di cose ai cittadini? Badate bene: non stiamo blaterando come spesso fanno i politici romani, stiamo indicando un modo di affrontare i problemi e, possibilmente di risolverli, a cui teniamo in modo particolare partecipare ed essere presenti. Per cui lo saremo anche in conferenza stampa e diremo chiaramente la nostra, da consiglieri che devono ancora una volta apprendere notizie di rilevanza istituzionale da una conferenza stampa, piuttosto che da uno spettacolo pubblico o da un comunicato del comune...
Fulgidi esempi di democrazia partecipativa... ammesso che qualcuno sappia cosa vuole dire!
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