C'è una barzelletta che mi ha sempre fatto ridere ed un po' riflettere. Parla di un medico psicologo che assume un nuovo incarico in un ospedale psichiatrico. Il primo giorno si aggira per i reparti per osservare i pazienti e ad un certo punto li trova tutti riuniti in una sala. Al centro, uno dei pazienti guarda gli altri e ad un certo punto afferma serio: "cinquantaquattro". Gli altri ridono divertiti.
Si alza poi un altro paziente e, allo stesso modo, dichiara: "quindici". E di nuovo tutti ridono a crepapelle. A quel punto il medico nota che in mezzo ai malati c'è anche un medico, e gli si avvicina. Lo saluta e gli chiede cosa stia succedendo. "Raccontano barzellette", risponde l'altro medico. "Ma come? Dicono numeri a caso..". "No, è che le barzellette sono sempre quelle, per cui hanno dato un numero ad ognuna e quindi quando dicono il numero, tutti sanno già il significato".
Stupito, il giovane medico pensa a quello che potrebbe essere un ottimo modo per entrare in confidenza con i pazienti. Si butta quindi al centro della scena e, assunta una posa plastica, declama: "ventuno!". Nessuno ride. Allora riprova: "trentaquattro". Ancora silenzio compassionevole. A quel punto rivolge lo sguardo verso il collega e chiede: "Ma perché non ridono?". "Eh, caro amico", afferma il collega, "le barzellette bisogna saperle raccontare".
Questa situazione mi sembra molto simile a quella che stiamo vivendo in questo periodo in Italia. Se poniamo a confronto i diciannove mesi di governo precedenti del Centrosinistra con Prodi, non si può negare che, al di là delle polemiche e delle controversie, si era raggiunto un grado di affidabilità economica invidiabile, con un debito pubblico in diminuzione, abbiamo toccato il picco di occupazione degli ultimi 60 anni, insomma uno stato di grazia messo in discussione dai ministri del Governo che scendevano in piazza a contestare se stessi.
La pressione fiscale era cresciuta ma, come hanno poi appurato sia organi internazionali che lo stesso ministero, ciò era dovuto unicamente al lavoro della Guardia di Finanza che in quel periodo ha recuperato oltre 30 miliardi di evasione!!!
Allora, ricordiamo la barzelletta: noi siamo i pazienti, che ci facciamo raccontare le barzellette che più ci piacciono, e ci crediamo pure, divertendoci felici. Ma quando arriva qualcuno che cerca di entrare in sintonia con noi, raccontandoci di cose vere, ma forse meno piacevoli, noi non ci divertiamo più e non gli diamo ascolto.
Preferiamo le solite cose raccontate dai soliti pagliacci, piuttosto che capire come vanno le cose del mondo. Perché le barzellette bisogna saperle raccontare...
Si alza poi un altro paziente e, allo stesso modo, dichiara: "quindici". E di nuovo tutti ridono a crepapelle. A quel punto il medico nota che in mezzo ai malati c'è anche un medico, e gli si avvicina. Lo saluta e gli chiede cosa stia succedendo. "Raccontano barzellette", risponde l'altro medico. "Ma come? Dicono numeri a caso..". "No, è che le barzellette sono sempre quelle, per cui hanno dato un numero ad ognuna e quindi quando dicono il numero, tutti sanno già il significato".
Stupito, il giovane medico pensa a quello che potrebbe essere un ottimo modo per entrare in confidenza con i pazienti. Si butta quindi al centro della scena e, assunta una posa plastica, declama: "ventuno!". Nessuno ride. Allora riprova: "trentaquattro". Ancora silenzio compassionevole. A quel punto rivolge lo sguardo verso il collega e chiede: "Ma perché non ridono?". "Eh, caro amico", afferma il collega, "le barzellette bisogna saperle raccontare".
Questa situazione mi sembra molto simile a quella che stiamo vivendo in questo periodo in Italia. Se poniamo a confronto i diciannove mesi di governo precedenti del Centrosinistra con Prodi, non si può negare che, al di là delle polemiche e delle controversie, si era raggiunto un grado di affidabilità economica invidiabile, con un debito pubblico in diminuzione, abbiamo toccato il picco di occupazione degli ultimi 60 anni, insomma uno stato di grazia messo in discussione dai ministri del Governo che scendevano in piazza a contestare se stessi.
La pressione fiscale era cresciuta ma, come hanno poi appurato sia organi internazionali che lo stesso ministero, ciò era dovuto unicamente al lavoro della Guardia di Finanza che in quel periodo ha recuperato oltre 30 miliardi di evasione!!!
Allora, ricordiamo la barzelletta: noi siamo i pazienti, che ci facciamo raccontare le barzellette che più ci piacciono, e ci crediamo pure, divertendoci felici. Ma quando arriva qualcuno che cerca di entrare in sintonia con noi, raccontandoci di cose vere, ma forse meno piacevoli, noi non ci divertiamo più e non gli diamo ascolto.
Preferiamo le solite cose raccontate dai soliti pagliacci, piuttosto che capire come vanno le cose del mondo. Perché le barzellette bisogna saperle raccontare...
2 commenti:
imparato molto
leggere l'intero blog, pretty good
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