Alessandro Berteotti

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lunedì 10 agosto 2009

La notte di San Lorenzo

10 agosto, San Lorenzo. Stanotte inizierà il fenomeno delle stelle cadenti, mentre Milano stenta a risvegliarsi, questa mattina. La settimana di Ferragosto è iniziata. Per molti le ferie erano già iniziate almeno la settimana scorsa, per alcuni addirittura prima, e per molti non si sa cosa potrà voler dire il mese di settembre.
Le voci di possibili ulteriori perdite di posti di lavoro (200.000 appunto a settembre) erano nell'aria da tempo, ma come sempre, finchè le cose non si concretizzano, la speranza rimane l'unica cosa che nessuno ci può togliere.
Il posto di lavoro visto e pensato durante la notte di San Lorenzo, quella delle stelle cadenti, quella dei desideri da esprimere. Verrebbe quasi voglia di raccomandarsi al santo e di pregarlo di non fare come qualche nostro leader politico di governo, che preferisce infarcire la gente di balle piuttosto che riconoscere di aver fallito.
I dati sono evidenti: Prodotto interno lordo (PIL) a -6%, livello di disoccupazione che viaggia ormai verso il 9%, calo della produzione industriale a giugno, il mese che tutti pensavano essere il giro di boa della ripresa industriale.
A questo punto Tremonti dovrebbe essere più chiaro: chi vuole prendere in giro?
Confindustria? I lavoratori? I pensionati? Il Paese? Credo che ormai non ci siano molte persone che possono credere alle favole che racconta il Governo. Eppure...
Eppure dal cilindro di questo stupefacente Governo (l'aggettivo è voluto e ricercato) si tirano fuori cose di quarant'anni fa: la Banca del Mezzogiorno e le gabbie salariali. E perchè non la scala mobile detta contingenza? O il cottimo? Oppure pensa di legalizzare il lavoro nero...
Mi fermo perchè non vorrei dare troppi suggerimenti a questo Governo di cialtroni. Chi mi legge solitamente sa che misuro le parole, ma in queste circostanze mi sembra che si sia superato ogni limite.
A cominciare dal fatto che nel corso di un accordo Russo-Turco appaia (a che titolo?) il nostro Berlusconi a benedire l'accordo stesso. Oppure che il governo Libico, ormai amico del nostro paese, avendo messo da parte ogni antico odio coloniale, decida di allargare a 72 miglia il limite delle proprie acque territoriali, arrogandosi il diritto di sequestrare i pescherecci di Mazara del Vallo, in quella che è l'antica rivalità per la pesca nel Canale di Sicilia.
In questo momento pure piove, Governo Ladro. La conoscete l'origine di questo detto? Fu quando il Governo inglese, alla fine dell'Ottocento, introdusse una tassa sull'ombrello. Non ditelo a Silvio, che altrimenti ce la mette subito.
La RAI se ne va dal satellite di SKY, coloro che non possono vedere la RAI attraverso i canali in chiaro perchè il proprio territorio non è raggiunto dal segnale, minacciano di andarsene. Credo invece che sia solo un'opportunità per loro: evitare di vedere notiziari dove per 15 minuti si elogia l'azione del Premier Berlusconi e per 15 si fa gossip. Che tristezza... neanche fossimo in Corea del Nord.
Ma in più di 60 anni di storia repubblicana, si era mai arrivati ad un livello di pratica politica così basso? E soprattutto, siamo mai arrivati ad avere il popolo italiano così distante dalle istituzioni e dalla politica? Perchè questo è il vero motivo della mia indignazione: l'indifferenza della gente, l'incapacità di reazione democratica e civile che, in un contesto di finta libertà come quello odierno, caratterizza questa società.
Ci hanno talmente anestetizzato gli ideali, i valori sociali, la voglia di confronto civile barattandoli con la "poltiica del fare (male)", del decisionismo improvvisato e catastrofico, degli annunci a sorpresa, tanto che ormai siamo come di fronte alle pubblicità: in attesa del prossimo shock.
Ormai siamo come ebeti di fronte a questi annunci: mentre la Lega ritratta sulle gabbie salariali su invito della restante parte della maggioranza, il Leader Maximo annuncia che "si può fare". La smentita che dura un weekend. L'incredibile che diventa vero e la notizia si accartoccia.
Stupore, sorpresa, terrore, reazione? No, semplicemente aspettiamo la prossima stronzata.
Caro San Lorenzo, ne avrai di lavoro stanotte...

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