Alessandro Berteotti

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venerdì 16 luglio 2010

Il Governo dei Fatti

Quello attuale si definisce il Governo dei fatti, io direi che è il Governo dei "Fatti", probabilmente ubriachi che si divertono a portare allo sfascio sociale, culturale e morale questo paese.
Tra ministri che ne combinano di tutti i colori, come giullari di un gran Ciambellano di nome Cesare, secondo le ultime cronache, con il senso di responsabilità di una lucertola al sole o di un cucù sull'albero, tutto un paese tiene il fiato sospeso in attesa del suo domani.
Ma quali sono i fatti che avrebbe metto in atto questo Governo? Partiamo dalle promesse.
Dovevano calare le tasse. Sono aumentate. E senza l'effetto indotto dalla repressione dell'evasione, come accadde per il Governo Prodi. Semplicemente questo Governo non è riuscito, come già gli successe nei cinque anni tra il 2001 ed il 2006, a dare consistenza alla propria azione.
Il perchè è sotto gli occhi di tutti: troppe liti nella maggioranza, troppe differenze politiche tra le varie "correnti" all'interno del PdL, troppo personalismo in alcuni personaggi politici.
Gli stessi mali del Centrosinistra? Se guardiamo al Governo che li precedette, vi furono molte differenze: le liti del centrosinistra erano pubbliche, i ministri se ne andavano a protestare in piazza e per questo fu duramente punito alle successive elezioni, tanto che la Sinistra storica è sparita.
Ma con il margine risicato di un solo voto Prodi riuscì per mesi a mandare avanti un Paese che ottenne risultati straordinari viste le condizioni in cui lavorò. Addirittura riuscì a ridurre per la prima volta il debito pubblico, e molti economisti pensarono che forse era arrivato il tanto atteso momento del giro di boa definitivo.
Già, perchè una delle ragioni per cui perdiamo 75 miliardi di euro l'anno è proprio il dover pagare interessi sul debito pubblico. E ci va bene che i BOT non rendono più nulla, altrimenti....
Crisi economica a parte, noi facciamo per primi il nostro dovere: una finanziaria di metà anno da 24 miliardi, a cui si sommerà un altro salasso quando arriveremo a fine anno, togliendo risorse alla sanità e alle regioni. A farne le spese saranno quindi, una volta di più, i più piccoli ed i più deboli.
Così come si danno soldi e finanziamenti alle industrie, ma non viene concesso nemmeno un piccolo favore a lavoratori e famiglie, soprattutto quelle che fanno fatica a tirare fine mese; e sono sempre di più. Perfino le guglie del Duomo dovranno fare a meno del contributo promesso.
Ma ai figliuoli dei ministri una poltrona non si nega mai: quindi avanti con il Trota, il figlio intelligente di Bossi. Ma che diavolo....
E dei rifiuti, cosa possiamo dire a questo Governo dei Fatti? che si fece un clamore planetario per i rifiuti di Napoli, quando questi erano in mano a Bassolino e onestamente credo che vi furono enormi errori di quell'amministrazione, che venne giustamente punita dal risultato elettorale; ma la soluzione che venne poi con tanta forza proclamata nei primi mesi di questo governo, si dimostrò un clamoro bluff, molti rifiuti vennero semplicemente "ricollocati" fuori dalla città di Napoli, spalmati in provincia anche grazie all'aiuto della Camorra. Vogliamo parlare dell termovalorizzatore di Aversa, inaugurato in diretta tivvù? Adesso scoppia il caso Palermo, dopo che da mesi, anni, un po' tutta la bella Sicilia è oggetto di scandali come quello di Catania, ad esempio.
Governo dei fatti. Ma quali fatti?
Se potessimo avere una rassegna stampa più onesta e trasparente dei titoli che i principali quotidiani internazionali dedicano alla nostra nazione: il premier viene considerato un vitellone, per dirlo alla Fellini. Durante questo mandato ha avuto modo di chiudere definitivamente il proprio matrimonio con Veronica, di farsi ammirare con una ragazza di 18 anni di cui ancora ci si chiede quale possa essere la vera natura del rapporto; un caso vergognoso di un giro di "escort" che avrebbe fatto impallidire il caso Profumo, battute e barzellete che fanno pensare più che abbiamo a che fare con uno psicopatico piuttosto che con un uomo di enorme responsabilità.
Ma la criminalità e l'illegalità sfiora tutta la vicenda di questo Governo, sono davvero pochi queli che possono restarne fuori. Allora dài ai giudici, bloccali, lega loro le mani, metti il bavaglio anche a loro oltre che alla stampa, soprattutto quella che non rispetta il Capo, quella che cerca di scuotere le coscienze, quella che ancora cerca di porsi delle domande.
Così, tra ministri che distruggono la Scuola (a proposito, malgrado i tagli alla scuola pubblica, l'unica che ottiene ancora finanziamenti è proprio la scuola privata) ed altri che ammazzano il lavoro pubblico, denigrando il lavoro di tanti onesti e integerrimi lavoratori pubblici, ora non resta che tagliare gli stipendi, oltre che le professionalità.
I poliziotti si pagavano già la benzina per fare uscire le volanti, per garantire ai cittadini un minimo di sicurezza. E ora, giusto per non farci mancare niente, blocchiamo le intercettazioni per garantire la privacy ai mafiosi che parlano con la moglie. Che orrore.
Queste sono solo alcune delle perle di questo Governo dei Fatti.
Ebbene, io dico che in tutta onestà questi signori possono solo andare a casa e vergognarsi. Ma se chi li dovrebbe sostituire agirà seguendo ancora la medesima linea, a destra come a sinistra, quella dell'essere sopra tutto e sopra tutti, di non ascoltare i cittadini pretendendo un voto per sempre, senza controllo e senza censura, allora davvero saremo senza speranza.
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