Alessandro Berteotti

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sabato 28 maggio 2011

Ciao Angioletto

Ciao Angioletto, oggi ti saluto come si saluta un amico, ma dovrei dire come si saluta un maestro. Un maestro di vita, che ci ha mostrato, ricordato, raccontato quanto gli uomini possano essere stupidi e criminali. Il secolo breve, come lo si chiama comunemente è stato anche il secolo del sangue e dell'odio. Ma tu, dopo che quell'odio ti ha ghermito e straziato, tu hai risposto con l'amore, con l'invocazione della pace.
Angioletto, adesso è giusto che ti riposi e pensi un po' a tua moglie. Nel frattempo, noi cercheremo di essere il più sciocchi possibili, perchè è l'unica cosa che riusciamo a fare bene.
Tu ogni tanto ricordati di noi. Noi, al di là dei discorsi, tra qualche tempo cominceremo a dimenticarci un po' di te e dovremo essere bravi nel ricordare, nel raccontare ciò che tu ci hai insegnato.
Tu sei molto più bravo di noi a fare queste cose, continua a farlo anche da dove sei ora.
Grazie per tutto quello che hai fatto per noi.
Ciao Angioletto.

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