Alessandro Berteotti

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sabato 26 maggio 2018

Popolo e potere

Mi chiedo cosa pensino gli elettori di Lega e M5S oggi. Mi chiedo cosa pensino gli elettori in generale dopo la campagna elettorale che c'è stata, di qualsiasi idea politica essi siano. Di certo saranno disorientati. 
Chi ha preteso di essere capo di una coalizione (Salvini e il Centrodestra) che vincendo in termini relativi, si spacca e il candidato premier in pectore "tradisce" la compagnia per associarsi (non allearsi), sulla base di un contratto (e non un programma!) con il partito che più di tutti ha messo sotto accusa durante la campagna elettorale.
Dall'altra parte, chi ha accusato i Governi precedenti a questo tentativo (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) di non essere stati votati dal popolo direttamente, oggi si scansa per fare largo a un perfetto sconosciuto che deve fare proprio un programma pasticciato e non frutto dei programmi votati dagli elettori.
Che confusione, che caos... Da tutto questo il PD potrebbe trarre tempo ed energie per riorganizzarsi su base politica e rilanciare la propria azione, ma si perde in inutili contrasti e litigi. Inutili perchè così facendo convince sempre di più chi non l'ha votato che ha fatto bene.
Quindi? Confusione, baruffe, menzogne... chi porterà l'Italia fuori da questo fango?
Io lo scrivo nella presentazione di questo blog: risposte non ne ho. Ho i vostri stessi dubbi e quello che penso è frutto di una sintesi dei messaggi che arrivano attraverso la stampa, gli organi di informazione e la mia insana voglia di mettere per iscritto i miei pensieri, perchè un domani li possa verificare con i fatti realmente accaduti.
Non mi piacerebbe in questo caso, però, arrivare alla fine e dover proferire il solito commento: io l'avevo detto. 
Penso che andare a votare tra qualche mese con questa legge elettorale farebbe solo male al Paese e servirebbe solo a destabilizzare ancora di più.
C'è bisogno di chiarezza e questa può venire solo da un programma di partito o coalizione che possa essere messo in atto da chi vince le elezioni, e possa poi essere giudicato dalla gente in modo democratico.
Senza questa premessa fondamentale, qualsiasi altra scelta o azione non avrebbe senso. Serve allora un Governo di transizione che svolga due azioni: garantisca la normale amministrazione, permettendo la presenza dell'Italia verso tutti gli scenari internazionali, e crei le regole per la prossima legge elettorale, rendendi possibile arrivare ad un vincitore unico e certo delle elezioni.
Senza questo non andremo lontani, non realizzeremo alcun programma e illuderemo la gente (il popolo) circa la possibilità che l'Italia possa essere il Paese dei Balocchi, ma governato da somari.

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