Alessandro Berteotti

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domenica 29 novembre 2009

Quanto dista il vero dal reale

Da qualche tempo sto cercando di disintossicarmi dalle tossine che hanno intossicato il mio cervello, costringendomi a pensare che vi sia sempre un "nemico" dietro ad ogni cosa che succede (mi sto rifererendo alla politica, ovviamente) ad ogni situazione che troviamo nella nostra vita.
Temo che avrò qualche difficoltà a portare a termine la mia impresa. Non passa giorno che il mio tentativa venga messo a repentaglio da dichiarazioni assurde e ormai fuori controllo che devo imputare solo a colui che questa situazione ha generato: il Dottor Silvio Berlusconi, il Primo Ministro di questa sgangherata Italia.
Guardiamo solo a quanto successo tra ieri ed oggi: prima una battuta infelice (ormai non fa più ridere nemmeno i più stretti collaboratori) sulla Mafia e coloro che anche solo con una fiction, cercano di far riflettere la gente e tengono vivo l'argomento. Lui li strozzerebbe. Visto che è un gran barzellettiere, più che un politico, mi ricorda quella famosa battuta del cacciatore che, dopo l'ennesima scarica di doppietta andata a vuoto, dice al proprio compagno di caccia: "Quando fanno così li ammazzerei".
Il nostro confonde favola e realtà, così come cerca di farsi passare per educanda quando è la tenutaria del bordello. Lui di Mills non sa nulla, è un perseguitato ed i magistrati sono dei delinquenti. Attenti però poi a parlare di mafia, perchè un certo stalliere siciliano che lui si era portato fino ad Arcore, non solo i magistrati sanno bene chi fosse in realtà. E delle connivenze con la mafia di alcuni suoi "picciotti", ora nelle fila del suo partito, altrettanto bene sanno i magistrati che indagano su certe faccende del Sud della nostra Italia.
Una persona perbene ed un politico a modo non dovrebbe avere nè certe frequentazioni, nè certe esternazioni. Personalmente mi sono stancato di questa storia, di questa pagina della nostra storia che vorrei vedere girare il più presto possibile. E mi auguro che anche le rilevazioni dicano il vero.
Le ultime rilevazioni danno il Premier in calo, ma non dicono di quanto. Ve lo dico io: il suo gradimento è appena sopra il 30%, una percentuale così bassa non l'ha mai rilevata nemmeno l'ultimo Prodi, con tutti gli attacchi infami che gli furono portati.
Ma chi semina vento raccoglie tempesta, e qui stiamo per arrivare alla resa dei conti.
Inutile tentare di far ingoiare l'amaro boccone agli italiani: ormai hanno capito che la ripresa non è vicina, che si dovrà fare i conti con un 2010 ancora triste in termini di risultati economici.
Vorrei anche far capire a qualcuno che insiste nell'ottimismo a tutti i costi, che se ho fatto un risultato che ha portato a perdere il 50% del mio patrimonio, alla ripresa se guiadagno il 50% rispetto al punto a cui sono precipitato sarò al 75% rispetto al punto da cui ero partito.
Quando la televisone vi dà dei numeri, dovreste cercare di capire rispetto a cosa li dà: se al momento in cui la crisi è iniziata o rispetto al minimo raggiunto. I valori in campo sarebbero estremamente diversi.
L'Italia ha bisogno di verità, ma in questo panorama il vero è lontano dalla realtà.

2 commenti:

alberto pirani ha detto...

Condivido al 100%. Come sai sono un patito delle cifre e le cifre dicono(bollettino statistico bankitalia che in un solo mese, settembre, il debito pubblico è aumentato di ben 30 mld di euro in un contesto di tassi mai così bassi , che il 2009 chiuderà con una calo del PIL del 5%, dopo il meno uno del 2008, che il deficit sul PIL si porterà molto vicino al 120% del Pil, cioè la stessa situazione del 1992 quando rischiammo la bancarotta. Inoltre negli ultimi 10/15 anni il sistema Italia è uscito completamente di mercato a livello internazionale. Nei prodotti poveri non siamo più competitivi, nei settori tecnologicamente avanzati non siamo presenti, abbiamo distrutto il turismo, le multinazionali hanno tutte delocalizzato come le nostre aziende più importanti del resto, abbiamo il debito pubblico più alto al mondo dopo il giappone, una corruzione nel settore pubblico a livello delle repubbliche delle banane e dei più arretrati paesi africani e intere regioni del sud che vivono di sussidi e di posti di lavoro inventati, in particolare la Sicilia verso la quale personalmente nutro un rapporto di odio/amore assoluto
Cosa ci sia da essere ottimisti, sinceramente non lo so
P.S.= vedo che ti è tornata la voglia di scrivere; mi fa piacere

Unknown ha detto...

Mah. Più passa il tempo, più sono convinto, cinicamente, che l'italiano medio ha i governi che si merita. E non è una bella opinione da avere dei propri connazionali.
A volte è necessaria una bella scossa per cambiare un andazzo. Per passare dalla Germania di Hitler, che i tedeschi si erano meritati, a quella di Adenauer che non si meritavano ma hanno ricevuto in dono dal cielo, ci sono voluti, solo fra di loro, sette milioni di morti, undici milioni di profughi, un milione di donne stuprate e il Paese diviso a metà.
Spero che per cambiare l'Italia non si debba attendere la terza guerra mondiale, o la guerra civile di cui Silvietto nostro ciancia, ben sapendo che gli unici che sanno maneggiare armi sono tutti dei suoi (per ora).

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