Alessandro Berteotti

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mercoledì 26 ottobre 2011

Non si gioca con la famiglia

Mi ha fatto una certa impressione notare questa mattina, tra giornali e giornalini distribuiti, il numero di annunci da parte dei Ministeri e del Governo, di misure "a favore della famiglia", dagli aiuti alle giovani coppie per trovare credito garantito dallo Stato, all'assegno per il piccolo nato.
A parte che se andiamo poi a vedere nello specifico come funzioneranno queste cose, ci si dovrà ricredere circa le capacità di queste iniziative di riuscire a dare una svolta reale nelle varie situazioni familiari, anche quelle dove sarà possibile applicare questi interventi, e non lo dico per puro spirito polemico, ma per una ragione ben specifica: manca un piano di riforma globale sulle attività a favore della famiglia, in particolare in un contesto di crisi come quello attuale. Siamo a singoli punti di intervento staccati l'uno dall'altro, simbolo e sintomo di una frammentazione del problema e di una incapacità globale di riuscire ad incidere davvero sui problemi delle famiglie.
Non è un mistero che con l'aumento dell'età pensionabile (tema del giorno) si stanno creando ostacoli ulteriori all'entrata nel mondo del lavoro per i giovani, che sono oltretutto vessati in modo indegno da situazioni di lavoro precario o provvisorio, una volta tipicamente della scuola, ora praticato ovunque.
Manca quindi una vera e profonda riforma del Lavoro, iniziata da Treu, ma poi mai conclusa e non solo a causa dell'omicidio di Marco Biagi. La "pezza Maroni" al tempo in cui era ministro del Welfare è stata peggio del buco...
Manca poi una riforma Fiscale in grado di garantire un reddito minimo ed una tassazione comparata alle fasce che si ritiene più deboli, effettuando una reale ridistribuzione della ricchezza che questo Governo, come i precedenti a marchio Berlusconi, hanno impedito privilegiando pochi a scapito di tutti.
Manca ancora una riforma del sistema del Credito e delle Banche che possono assistere tutti i casi di necessità, in accordo con una riforma dello Stato Sociale e con le altre riforme (Lavoro e Fisco) dette sopra.
Impossibile da farsi? Forse. Certamente non con questo Governo e non con questa maggioranza. Ma sarà necessario affrontare questi temi con serietà e responsabilità, se si vorrà assicurare un futuro ai nostri figli e garantire una serena vecchiaia ai nostri padri.

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