Alessandro Berteotti

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lunedì 22 agosto 2011

Via Corbetta: la fogna può attendere

Leggendo stamattina le notizie di alcune fonti di informazione riguardo le opere che stanno disegnando un nuovo volto per la città, mi vengono spontanee alcune considerazioni. Ho piacere che il sindaco Farioli sia rimasto al suo posto in questi giorni di calura e di tempesta economica, ma mi sarei aspettato che il suo trattenersi in città fosse dettato dal fatto di indagare (e nel caso, indignarsi) sugli esiti pratici della manovra del Governo che potrebbero tagliare fondi ingenti alle amministrazioni locali.
Busto non è esente da questo processo, anche se non si tratta di un comune minore, inferiore ai 1.000 abitanti, nè di una provincia. Semmai ci sarebbe da recriminare sul fatto che provincia non lo sia mai diventata, ma questo è un altro discorso.
Però le opere proseguono, alcune bene, celermente e con soddisfazione, altre decisamente no e senza alcuna spiegazione. Mi rifaccio quindi all'articolo di Varesenews, dove si legge testualmente l'affermazione del sindaco: "Di due (opere) sono particolarmente contento: via Roma/via San Gregorio e piazza Manzoni. Queste due opere devono essere terminate entro breve tempo perchè occupano nodi cruciali per il traffico cittadino e le ditte hanno fermato gli operai solo a ferragosto, come da richiesta".
Ora, a questa affermazione di principio, si contrappone un'altra situazione quasi opposta, quella di via Corbetta. Qui il sindacco afferma che "la conclusione dell'opera slitterà con molta probabilità alla prossima primavera". Paranoico.
Se il sindaco fosse un comune cittadino della zona Redentore/Cimitero si chiederebbe come mai i cartelli gialli posti alla conflenza delle direttrici che conducono a via Corbetta riportino come data inizio lavori il 28 ottobre (2010, dobbiamo sottolineare), e non diano indicazione della data di fine lavori: "fino al termine dei lavori".
Dunque, al di là della criticità degli snodi, via Corbetta vale in ipotesi 18 mesi di interruzione, di certo 10 se ne sono già andati. Problemi economici della società appaltatrice? E chi controlla le società? Come si fanno gli appalti? Quanti disagi sono da sopportarsi da parte dei cittadini, anche nelle periferie, mentre in centro non si può aspettare nemmeno un'ora in più?
Perchè cittadini di serie A e di serie B o C? Perchè le tasse le paghiamo, e sempre di più, ma poi le amministrazioni viaggiano tra sprechi e malgoverni, senza possibilità di garantire uguali diritti a fronte di conclamate esigenze? Via Corbetta è una traversa esterna, dove vivono poche decine di famiglie. Ebbene anche queste famiglie hanno gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Avete idea di cosa significhi vivere in un'area di cantiere per mesi e mesi?
Ma AGESP provvederà ad un "ripristino in emergenza"... Già. E chi ripaga questo intervento straordinario? In quanto ripristino in emergenza, non sarà un'opera finita, con ogni probabilità si andrà a coprire l'attuale via sterrata con un sottile strato di asfalto, giusto per chiudere le buche. Come già successo nel passato, si rischia così di stabilizzare una situazione precaria, facendola diventare, in modo subdolo, quasi defnitiva.
In rapporto alla situazione economica e allo stato di profonda crisi in cui versa il Governo questo problema potrebbe apparire marginale, ma proprio per questo, fatti come quello di via Corbetta o della rotonda del Palaghiaccio (che merita la medesima considerazione) non vanno sottovalutati nè dimenticati, pena il dover correggere la frase del sindaco con un più triste: "fino ad una prossima primavera".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Berte, a proposito dei lavori in via Corbetta vorrei segnalarti questo articolo de il Fatto Quotidiano in cui si parla della ditta appaltatrice
Stilitano. http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/17/appalti-lombardi-e-ndrangheta-la-pedemontana-nel-mirino-delle-cosche/111777/
Continua così.

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