Alberto Pirani l'aveva detto: "lasciate un po' di tempo e la questione dello spread per i nostri titoli vedrete che ci metterà tutti al tappeto". Alberto è uno che la sa lunga, e avendo lavorato in banca per molto tempo ha avuto modo di conoscere bene l'ambiente.
Quindi può meglio e prima di ogni altro aver capito quelle che erano le dinamiche finanziarie che stavano dietro questa situazione. Già più di un anno fa.
Però Alberto non è un fenomeno da baraccone, non è un mago modello Harry Potter o chissà cosa. E' una persona normalissima, che conosce il proprio mestiere (anche se ora è in pensione) e sa far lavorare bene il proprio cervello.
Cosa che purtroppo non accade a chi ci governa. Anche perchè, lo diceva molto bene ieri sera su RaiTre Oscar Giannino, le colpe di quello che accade sono principalmente del malgoverno a cui siamo stati sottoposti negli ultimi tre anni.
Aver anteposto interessi personali del Premier a quelli del Paese è stato l'errore più grave e più reiterato di questa legislatura, che ormai volge al suo declino definitivo.
Un fatto grave, gravissimo. Ora, l'elettore medio di centrodestra queste dinamiche le conosce, sa benissimo quali tipi di errore (e soprattutto, la portata e l'entità degli errori) ha compiuto questo Governo. Tremonti ha fatto da argine all'inconsistenza sul lato economico e finanziario, apparendone alla fine il salvatore perfino agli occhi della comunità internazionale e gli speculatori non hanno esitato un attimo a scatenare la bufera sui nostri mercati non appena il povero Giulio è stato attaccato ed ha perso di peso politico all'interno del Governo.
Ora siamo davvero in cattive acque. Non siamo ancora al fallimento come qualcuno ventilava già ieri, ma siamo comunque in una situazione difficile, determinata soprattutto dall'entità del nostro debito pubblico.
Sarà una fissa, ma continuo a dire che Prodi aveva iniziato un'azione di risanamento che, se da un lato non mollava la presa delle tasse, dall'altra avrebbe con maggior facilità portato l'Italia in una zona più sicura e non ci avrebbe esposto alla speculazione, soprattutto di origine tedesca e americana.
Già, altro effetto di questa crisi: la cannibalizzazione dei mercati occidentali. Non andiamo contro i colossi dell'Est, Cina e India, ma combattiamo una guerra interna, fratricida, per il mantenimento di uno stato di fatto delle economie occidentali. In questo modo, però, indeboliamo l'intero sistema e arriveremo a perdere i pezzi (Irlanda, Grecia, Portogallo ...) di un'area che ha come riferimento l'Euro.
Inutile chiedere alla Lega di pagare dazio su queste cose: chissenefrega, risponderebbe il suo capo Bossi, sempre incline ai bei modi e alle gentilezze. Peccato che in questo Governo lui ci sia dentro fino al collo e prima o poi dovrà spiegare anche ai suoi elettori perchè non ha difeso gli interessi "padani", lasciando andare in malora l'intero sistema economico nazionale.