Alessandro Berteotti

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lunedì 20 aprile 2020

OMS e Coronavirus

L'ultima cosa che ci saremmo augurati all'inizio di questo pasticciaccio brutto del Coronavirus era che chi doveva guidare la guerra contro questo scellerato virus non avesse chiaro cosa fare e come agire, dal punto di vista soprattutto medico e scientifico. Illusi.
Ciò che apprendiamo in queste ore è che chi ci doveva garantire il controllo delle operazioni, ovvero l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in realtà abbia agito quasi esclusivamente dal punto di vista politico. La commistione tra il Presidente dell'OMS e la Cina hanno permesso a quest'ultima di fare pressioni (almeno) per diffondere informazioni taroccate riguardo il virus e le azioni per contrastarlo. Questo perchè il presidente OMS è Etiope e la Cina è il primo partner commerciale dell'Etiopia e ne ha favorito l'elezione, insieme agli USA.
Seguendo la ricostruzione fatta da Petrolio (RaiDue, sabato 18 aprile 2020 ore 21.10), appare che la scoperta del virus ufficiale in Cina risalga al 27 dicembre 2019, che fino al 10 gennaio non ne sia stata data informazione, che la prima nota diceva che il virus non si trasmette da uomo a uomo; poi a fine gennaio si è evidenziato che non era così e allora la seconda indicazione devastante: fare i test solo ai sintomatici, indicazione rimasta valida fino a pochi giorni fa, quando il Presidente ha formulato al famosa affermazione: "Test, test, test". Manco fosse un generale dell'Impero Romano.
Tutte queste contraddizioni, questi refusi, queste ignobili speculazioni a sfondo economico e finanziario hanno portato a decine di migliaia di morti ed enormi danni per l'economia mondiale reale.
I nostri politici e non solo si sono accapigliati per settimane su queste indicazioni fasulle. Esse hanno reso poco credibile il loro lavoro e loro stessi, ma hanno anche causato danni ancora da calcolare. Ci troveremo presto, appena avremo finito di contare i morti, di fronte alla più grande crisi economica e finanziaria dell'era moderna. E l'Italia, purtroppo, è in prima fila per beccarsi l'onda dello tsunami in arrivo. Grazie, OMS. Ma dietro a tutto ciò vedo anche una lezione che dovremo imparare: continuando a creare organizzazioni scientifiche governate a livello politico e non manageriale, non solo butteremmo soldi dalla finestra (ma minaccia di Trump di togliere i fondi all'OMS potrebbe sembrare saggia, a questo punto, ma non lo è), ma otterremmo che di fronte alla necessità di informazioni necessarie per guidare una battaglia comune, potremmo sbagliare completamente misura e bersaglio. Questo non deve più avvenire.

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