Alessandro Berteotti

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lunedì 12 settembre 2011

Governo e dignità delle famiglie

Ormai siamo la delirio. Non voglio farla lunga perchè ormai di parole ne sono state dette e scritte fin troppe, mentre avremmo follemente bisogno di azione.
Sto parlando della manovra finaziaria, dell'operato di questo indegno Governo e del suo Presidente. Le notizie odierne sul fatto che non si presenti dal Giudice per rispondere dell'ennesima figuraccia, se non proprio di azione di reato, che lo coinvolge, ormai fa venire il dubbio anche al suo sostenitore più sfegatato che qualche cosina proprio non chiarissima anche il Silvio ce l'abbia.
Ma sostenere di avere dato soldi ad una famiglia in difficoltà fa venire il vostastomaco ai milioni di famiglie italiane che in questi anni di suo malgoverno in difficoltà ci sono e ci rimangono, alla faccia di tutte le promesse di calo delle tasse e di miglioramenti della Pubblica Amministrazione.
Non rispettare le promesse elettorali è quasi un rito a cui nessuno si sottrae, ma vessare con tasse e balzelli sempre i soliti, questo no, non è più accettabile.
Manovra puzzle, l'ha definita un onorevole dell'UDC, forse voleva dire qualcosa di peggio. Infatti non di puzzle stiamo parlando. L'aumento dell'IVA comporterà una aumento indistinto ed ingiustificato dei prezzi, non subito, ma nel giro di due o tre mesi.
Nel frattempo i costi dei servizi pubblici sono aumentati e quelli locali aumenteranno anche di più, vista la stretta data a comuni e regioni. Aboliamo le provincie? Ma questi enti non spariscono in una notte ed anzi, la loro scomparsa, non integrata in un disegno di ridisegno della politica locale attraverso una riforma seria e non in emergenza, potrebbe causare seri danni anche all'economia, oltre che alla pazienza dei cittadini.
Ma torniamo alle famiglie. Questo Governo, come i precedenti d'altra parte, non ha fatto nulla, assolutamente nulla, per difendere il potere d'acquisto delle famiglie e dare una dignitosa collocazione all'impegno familiare. Eppure il buon Silvio si permette di dare mezzo milione di euro ad una famiglia in difficoltà. In cattive acque, forse per questo aveva bisogno di una nuova imbarcazione... per favore!!!
Un Presidente sotto scacco e sotto ricatto è una minaccia per l'intera nazione. Silvio Berlusconi se ne deve andare non solo perchè ha dimostrato ampiamente la sua incapacità a governare la situazione politica attuale e del recente passato, ma perchè ormai non è più uomo delle istituzioni, non ha più credibilità internazionale, ammesso che ne abbia mai avuta.
Chi sta facendo ancora restare a galla questo Paese è il Presidente Napolitano e forse sarebbe ora di smettere di guardare a figure meschine e fragili come quella di Silvio per ricominciare da chi oggi incarna il valore di un Popolo e la dignità di una nazione.
O dobbiamo farci dare lezioni da un ragazzino tedesco, come è stato ieri a Monza, dove Vettel si è messo sul casco il 150 che indica gli anni della nostra storia di Stato? Riflettete, se potete.

1 commento:

alberto pirani ha detto...

Condivido in pieno le tue parole e la tua analisi.
Tra le tante colpe che attribuisco all'arcorauta la più grande è quella di aver disarticolato la coscenza morale di un popolo, di averne ridicolizzata l'immagine internazionale, di aver dato vita ad un regime di nani e ballerine che ha svilito l'intelligenza e la dignità di tutti noi. E solo pochi hanno capito per tempo ,o, meglio, da sempre, i rischi che la nostra fragile democrazia correva.

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