Allargo nell'occasione gli auguri per il nuovo anno 2010 a tutti gli italiani che, malgrado le nefandezze che vengono compiute dai nostri ultimi governi, hanno sempre la voglia e la capacità di proseguire il loro cammino con spirito di onestà e di altruismo.
Cosa che, concedetemi questo sfogo di fine anno, non riesce al ministro Tremonti. Quasi ad infierire contro gli onesti, il signor Ministro si è presentato ieri davanti alle telecamere e, ben supportato dalla stampa di potere, è riuscito a far arrivare agli italiani che attraverso lo scudo fiscale sono stati reintrodotti nel nostro paese 95 miliardi di euro. Mi permetto di dire che non è così.
Primo, perchè lo scudo fiscale opera validamente anche lasciando i denari nelle banche all'estero dove ora si trovano; secondo, perchè non sono soldi che ritornano utilmente alla collettività e nemmeno nelle casse dello Stato, che impone a costoro il balzello del 5%! In altre parole, lo Stato godrà di un'entrata pari a 4 miliardi e 750 milioni di euro.
Una cifra considerevole, se la si considera a livello di patrimonio di una singola famiglia, ma non in grado di far fronte alle necessità reali del Paese: si consideri che solo per il terremoto in Abruzzo se ne andrà il doppio di quella cifra.
Ma la vergogna più profonda è che questi soldi sono stati portati all'estero per sfuggire alle tasse, ammesso che siano stati, come richiedeva la legge, costituiti in modo lecito (cosa tutta da dimostrare caso per caso).
Chi lavora a stipendio fisso ben difficilmente potrà mai avere una simile opportunità. Tali lavoratori e pensionati costituiscono l'unica certezza dell'erario, lo si sa da decenni, eppure negli ultimi anni sono state progressivamente erose tutte le misure di perequazione che il Fisco aveva messo a punto a favore dei lavoratori dipendenti.
Infine trovo semplicemente allucinante che nel corso del TGUno si affermi che i 95 miliardi "recuperati" (ma ho appena spiegato perchè non è così) equivalgano a 4 anni e mezzo di attività antievasione portati avanti dalla Guardia di Finanza. Allora faccio un altro ragionamento: nell'anno 2007 con Visco (personaggio peraltro criticabile per altre cose) la GdF aveva riscontrato evasioni per 36 miliardi. Se la matematica non è un'opinione, moltiplicando questa cifra per 4,5 avremmo dovuto riscontrare oltre 160 miliardi e non solo 95.
Questo è il vero motivo per cui cadde il Governo Prodi due anni fa: i grossi possidenti mobiliari capirono che questa condizione che avrebbe portato inevitabilmente alla scoperta di sacche di evasione anche più estese di quelle fino ad allora identificate, e per qualcuno questo non era accettabile.
Avremmo avuto tanti altri casi Tanzi-Parmalat da gestire.
Meglio allora crogiolarci nella nostra spensierata leggerezza dell'essere e spendere in fuochi e mortaretti quello che resta delle nostre tredicesime. La crisi può attendere...
Buon Anno!