Continuo il filo logico del post di ieri con una attualizzazione forte, fatta da un grande giornalista italiano che si chiama Gian Antonio Stella. Ho avuto l'occasione di incontrarlo lo scorso anno a Marciana Marina, come potete ricordare. La lettura del libro "L'Orda", in un primo tempo fatta forse con uno spirito "vacanziero", più distaccato, è diventata invece quasi un tormento nei mesi successivi, quando misuravo ciò che mi accadeva intorno con quanto descritto nel libro e vedevo che le situazioni che facevano stringere il cuore se lette in chiave patriottica, cioè di quello che accadeva ai nostri connazionali tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, ma fino agli anni '60 e '70 del secolo scorso, oggi accade a tanti immigrati stranieri exrtacomunitari che troviamo nelle nostre strade, nella nostra vita.
Non voglio dire che in alcuni casi la loro presenza non sia ingombrante e perfino noiosa o peggio, ma anche gli italiani rubano, truffano, rapinano, violentano e uccidono. Solo che, come al solito, fa più rumore un albero che cade, piuttosto che una foresta che cresce.
Non si è ancora capito che a lungo termine questa immigrazione è inarrestabile, per quanto si possa e si voglia fare per respingerla. Sarebbe molto più produttivo ed efficace cercare di integrare questi immigrati facilitando la loro introduzione nell'ambiente sociale e lavorativo, creando scuole di lingua per stranieri come quella splendida del nostro De Mattei, creando sportelli di accoglienza nelle strutture pubbliche e facilitando il dialogo attraverso l'opera di mediatori culturali. Se la famiglia si integra, sarà più facile che anche i figli nati in Italia possano frequentare le scuole senza bisogno di differenziare il percorso di studi ed ottenendo per loro risultati migliori nello studio e, di conseguenza, nell'essere cittadini italiani a pieno titolo.
Ricordate sempre ciò che avviene nelle adozioni: il figlio rifiutato piò diventare fantastica occasione di gioia per la famiglia che lo accoglie e per lui stesso. Non rinunciamo a questi valori.
Se non avete voglia di leggere il libro di Stella, almeno date un'occhiata al sito che fu preparato per il lancio del libro. Vi trovere immagini, testi e testimonianze che sono sicuramente molto istruttive.
Chiudo questo breve post riprendendo una notizia di attualità: la Lega vuole mettere i simboli regionali nella bandiera nazionale. La bandiera non si tocca! E' ora di smetterla con queste farneticazioni, mentre i problemi degli italiani sono altri. Siate finalmente più seri e smettetela di fare gli oppositori interni al vostro stesso Governo, per il bene di tutti e non solo di una parte.
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