Alessandro Berteotti

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domenica 21 dicembre 2008

Dallo spazzamento strade allo spazzamento tasche

In questi giorni stanno facendo molto chiasso in città sia la notizia dell'aumento delle multe nel 2008 (oltre 6.000 in più), sia le contravvenzioni elevate nelle zone di spazzamento strade che AGESP e Comune hanno indicato e sulle quali pare si accaniscano ora gli addetti alla sosta.
Una situazione solo in parte riconducibile alla necessità di fare cassa, quanto invece (ancora una volta, mi spiace dirlo), all'incapacità di innovazione che la nostra amministrazione dimostra su questi argomenti e sul conseguente accanimento contro i cittadini che impongono difficoltà organizzative, quali ignorare il divieto di lasciare le auto in strada durante le notti e negli orari indicati per lo spazzamento.
Qui mi dispiace non essere in sintonia anche con qualche mio amico, ma l'amministrazione ha come primo dovere quello di essere di servizio al cittadino e di attivare al meglio ogni propria iniziativa, al fine di elevare la qualità della vita e non di deprimerla.
Cosa voglio dire con queste parole? Semplicemente che quando il Comune ha scelto di iniziare con lo spazzamento notturno delle strade, doveva considerare tutte le situazioni cui avrebbe dovuto fare fronte e trovarvi una soluzione che fosse la meno invasiva e adeguata alla situazione.
La scelta è stata quella di avvisare e reprimere, non quella di trovare una soluzione migliorativa.
A Milano (e non solo) sono, a tale proposito, operativi dei mezzi di spazzamento delle strade che operano con dei bracci meccanici che sono in grado di agire sotto l'auto senza doverne chiedere la rimozione. Anche in Germania è da parecchio tempo funzionante un medesimo sistema.
Per apprendere tali notizie è oggi sufficiente consultare Internet per pochi minuti con l'aiuto di un motore di ricerca e dati precisi su cosa si voglia reperire. Ci sono nomi, indirizzi, riferimenti, perfino costi.
Ma prima bisogna avere l'idea di ciò che si vuole fare, e purtroppo questa non sempre c'è, si agisce per analogia a ciò che meglio conosciamo, senza avere la chiara percezione di antefatti e conseguenza.
Un mezzo così attrezzato, permetterebbe di svolgere ogni attività di spazzamento stradale in qualsiasi condizione, di giorno e di notte.
Il problema di chi lascia l'auto per strada, oltre a quello che anche io ho spesso condannato come il male di quest'epoca, ovvero la precisa volontà di compiere a piedi il minor tragitto possibile per ogni cosa, è quello della difficoltà a lasciare la propria auto in altre zone, anche poco distanti dalla propria abitazione.
Questo, a mio parere, principalmente per due motivi: il primo psicologico, per cui aumenta il pericolo di furto dell'auto (non si capisce perchè), il secondo che qualche cittadino poco civile, vedendo ridursi lo spazio a disposizione per la propria auto, indulga in atteggiamenti poco civili e danneggi l'auto dell'invasore, cosa peraltro già riscontrata anche in altre occasioni.
In entrambi questi casi, comunque, la condizione di base è che esista uno spazio per distribuire decine di macchine in altre vie senza incorrere in divieti e dispetti.
Se l'alternativa è quella della multa, è facile comprendere l'ira di molti cittadini, per i quali il bene prodotto è di gran lunga inferiore al danno subito.
Provare per credere.

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