Sono trascorsi sei mesi (era il 13 maggio) dalla pubblicazione del primo post di questo blog. Scusate il tecnicismo che rende il discorso assurdo a chi non avesse dimestichezza con questa nuova lingua.
Mi chiedo dunque cosa mi aspettavo sei mesi fa e se ciò che era il mio obiettivo è stato raggiunto.
Mi rispondo: aveto tante speranze di riuscire a creare un dialogo nuovo con la città e con le persone che frequentano il WEB, e sicuramente alcuni contatti sono nati e si sono in parte evoluti. Purtroppo sono pochi quelli che sono o sono diventati rapporti di conoscenza, troppi quelli occasionali e che non hanno sviluppato un vero contatto personale. Credo che questo sia fondamentale per creare un nuovo rapporto attraverso questi strumenti tecnologici: tradurre in conoscenza personale, o quanto meno in una conoscenza informatica aperta, quello che è un dialogo a distanza.
Soprattutto, come ho già avuto modo di dire, con coloro che non hanno la mia visione delle cose. Perchè è facile andare d'accordo con coloro che hanno le nostre idee, ma alla fine non vi è confronto e quindi non vi è arricchimento, dialogo, forza delle idee. Si resta convinti di ciò che si scrive, di ciò che si dice, ma senza la certezza di avere colto tutti gli aspetti del problema che si vuole affrontare.
Dunque, per me obiettivo non raggiunto. Anche perchè iscrivendomi a Facebook ho ricevuto molte più richieste di amicizia rispetto a coloro con cui sono riuscito a costruire un rapporto continuo con me.
Allora un invito: se pensate che ne possa valere la pena, scrivetemi su Facebook, ammesso che ne siate parte. Tutto purchè si riesca a creare una comunità di confronto e di libertà di pensiero. Grazie.
Mi chiedo dunque cosa mi aspettavo sei mesi fa e se ciò che era il mio obiettivo è stato raggiunto.
Mi rispondo: aveto tante speranze di riuscire a creare un dialogo nuovo con la città e con le persone che frequentano il WEB, e sicuramente alcuni contatti sono nati e si sono in parte evoluti. Purtroppo sono pochi quelli che sono o sono diventati rapporti di conoscenza, troppi quelli occasionali e che non hanno sviluppato un vero contatto personale. Credo che questo sia fondamentale per creare un nuovo rapporto attraverso questi strumenti tecnologici: tradurre in conoscenza personale, o quanto meno in una conoscenza informatica aperta, quello che è un dialogo a distanza.
Soprattutto, come ho già avuto modo di dire, con coloro che non hanno la mia visione delle cose. Perchè è facile andare d'accordo con coloro che hanno le nostre idee, ma alla fine non vi è confronto e quindi non vi è arricchimento, dialogo, forza delle idee. Si resta convinti di ciò che si scrive, di ciò che si dice, ma senza la certezza di avere colto tutti gli aspetti del problema che si vuole affrontare.
Dunque, per me obiettivo non raggiunto. Anche perchè iscrivendomi a Facebook ho ricevuto molte più richieste di amicizia rispetto a coloro con cui sono riuscito a costruire un rapporto continuo con me.
Allora un invito: se pensate che ne possa valere la pena, scrivetemi su Facebook, ammesso che ne siate parte. Tutto purchè si riesca a creare una comunità di confronto e di libertà di pensiero. Grazie.
1 commento:
Lo strumento del blog è innovativo e non è ancora entrato nella mentalità comune ma tu insisti perchè il tuo blog è interessante, affronta problemi reali e può diventare nel tempo una palestra di confronto anche con chi la pensa diversamente. Il confronto e il dialogo sono il sale della democrazia, il blog lo strumento adatto. Facebook è altrettanto innovativo ma è un'altra cosa. Non mollare. Con stima
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