Pur in mezzo a tutti i drammi che si stanno consumando nel mondo e nella nostra penisola, la città di Busto Arsizio pare essere una sorta di isola felice. Le borse vanno a picco, ma nessuno si danna l'anima; la politica nazionale del muro contro muro torna all'ordine del giorno, ma nessuno si preoccupa più di tanto. D'altra parte, a Busto Arsizio comanda una fragile coalizione che ha come prima regola quella del "sempre e comunque". L'opposizione è avvisata.
Appare dunque più che mai distorta la questione della comunicazione a mezzo stampa dei partiti politici. La stampa quoitidiana ha i suoi spazi e le sue regole, ospita chi ha qualcosa da dire anche se, in qualche modo, cerca di mantenere una certa equidistanza tra le parti. Esiste però un settimanale che da questo punto di vista è, a mio parere, ampiamente indicabile come il vero baricentro dell'opinione politica locale, ed è "L'Informazione".
Se si osserva, i suoi editorialisti sono tutti i principali rappresentanti dei partiti politici all'interno del consiglio comunale: Tosi (Lega), Ruffinelli (Lega), Bottini (FI), D'Adda (PD), Corrado (PRC), a cui si aggiunge l'avvocato Bellazzi, opinionista in quota al PD. Chi poi tra i politici locali voglia far arrivare le sue considerazioni o opinioni, si vdrà pubblicare nelle interviste o nelle lettere il proprio pensiero. Devo riconoscere a Marcora, editore dell'Informazione, che i suoi editoriali sono sempre al netto di avvelenati pareri politici, spesso vicini a quello che è il comune sentire della gente.
Chi invece latita da questo punto di vista è l'informazione (con la "i" minuscola) del nostro comune. Anni fa esisteva una rivista periodica, il "Città di Busto Arsizio", che veniva diffuso in tutte le famiglie della città. Riprotava il parere dell'Amministrazione, ma anche una pagina per ogni partito politico presente in consiglio comunale. Ora questo periodico non esiste più: circa 5 anni fa venne sostituito da un altro foglio, autofinanziato con la pubblicità (quasi tutta di AGESP), che si limtava a dare un quadro della situazione amministrativa senza riportare i pareri politici delle varie componenti presenti in consiglio, e si chiamava "Informando Busto Arsizio". Da oltre 2 anni questo foglione, che veniva distribuito gratuitamente nelle edicole, non è più pubblicato e ben difficilmente ne troveremo di nuovo traccia.
Ora, nella disucssione del Bilancio di Previsione 2007, il Sindaco aveva addirittura offerto spazi televisivi per i gruppi politici su Rete55, ma nessuno ha mai visto queste trasmissioni. Nè le vedrà mai, stante la situazione di crisi che, bufera finaziaria a parte, si trattiene tutte le risorse disponibili.
Però qualcosa si dovrà anche fare per riequilibrare la situazione dell'informativa politica. Qualcuno dirà: se proprio volete, visto che c'è crisi, fatevi da soli il vostro foglio informativo. Ma questo non rispetta le regole democratiche. Di fatto, chi detiene il potere mediatico è anche chi esercita quello politico, ha maggiori disponibilità anche nei momenti di crisi; la voce dell'opposizione è in questo momento ancora più debole.
E visto la velocità con cui la società si ciba di informazioni, per cui i commenti o ci sono o non ci sono, sacrifica troppo spesso l'opinione dell'opposizione, col risultato di generare un ancora maggiore difetto di comunicazione e divaricando la forbice informativa che il cittadino ha sulle azioni politiche e le posizioni di maggioranza e opposizione.
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