Alessandro Berteotti

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lunedì 5 agosto 2013

Il tempo di capire

Da molto tempo non scrivo su questo blog, da inizio anno per la precisione. E nei mesi precedenti mi era già venuta meno la passione per l'agone della politca, per le discussioni che troppo spesso trovavo (e trovo) sterili e omologate.
Ma credo che di fronte ad alcuni fatti di questi giorni, forse riuscirò a stupire i miei vecchi lettori tornando sulla scena con questa mia riflessione, che forse si unisce al coro delle tante altre che si saranno fatte sugli avvenimenti di questi giorni riguardo la condanna di Berlusconi e le sue esternazioni che ho immancabilmente evitato di ascoltare e di leggere. mi sono bastati alcuni flash da telegiornali e leggendo al contrario i giornali dei miei vicini di treno. Mi scuso con loro e li ringrazio per il loro involontario contributo a questo pezzo.
Il fatto è che personalmente sono stufo di Berlusconi al punto che non mi frega un accidente che lo mettano in galera, ai domiciliari o lo mandino a fare servizi sociali in una comunità di minori femminile. Vada la diavolo, se vuole, ma sparisca lui e tutti quelli che con lui o contro di lui stanno mandando in malora il Paese. Per cominciare, è già sparito il famigerato titolo di Cavaliere, ed immagino il panico che ha investito i giornalisti....
Sparisca la Fornero che ha rovinato la vita ai cinquantenni e ai ragazzini, allo stesso modo. Sparisca chi prima di lei e come lei aveva fatto riforme del lavoro a metà, dando e lasciando sempre di più la possibilità di usare manovalanza giovanile in quantità e a buon mercato, anzi ottimo.
Sparisca la Lega e tutti quelli che pensano che il mondo sia fatto solo da bianchi e per i bianchi, perchè presto, volenti o meno, saranno anche in Italia una maggioranza relativa e quindi una minoranza. Ciò però spaventi nessuno e di fatto non cancella la leale e civile convivenza tra le persone.
Spariscano gli evasori e coloro che credono che un Governo marcio sia la ricetta migliore per continuare a fare i loro sporchi affari e magari comincino a pagare le tasse.
Spariscano i preti pedofili e affaristi, lobbisti e ammanicati col potere, perchè di loro non è il Regno dei Cieli, ma nemmeno quello sulla Terra.
Spariscano i venditori di sogni che rendono la realtà falsa e distorta, che mettono in una macchinetta o in un biglietto l'illusione di una vita ricca e felice con l'unica certezza di trovarsi più poveri di prima.
Vorrei spariscano ancora tante altre figure marce e squallide che invadono le nostre vite, ma temo che già così rimarrebbero pochissime persone in questa Italia, davvero molto poche. Forse non ci sarei più nemmeno io tra loro, così come tanti che mi leggono o mi hanno letto.
Il mio silenzio di questi mesi era per cercare di mettere a fuoco cosa non ha funzionato in questi anni, nella nostra vita e nella nostra società. Siamo tutti stanchi e stufi, ma di fucili in piazza non ne vanno e non ne andranno, almeno fino quando avremo la sensazione che sarebbe più quello che avremo da perdere che da guadagnare.
Gli ideali sono lontani, spariti nella nebbia del tempo. Oggi basta un imbonitore che passa per strada e dica due cose "contro" che già ha il nostro consenso per la prossima settimana. Chi potrà aiutarci a ricostruire, se il peso di chi oggi tiene le fila è più grande della nostra forza per spostarlo?
Resteremo per sempre prigionieri della nostra inerzia? Nemmeno le parole più grosse ci fanno più paura? Certo.
I nostri padri e nonni hanno fatto la guerra, ne conoscono gli orrori e le devastazioni; i loro figli e nipoti la fanno nei videogiochi. Per loro morire vuol dire solo aver speso una vita e poter ricominciare. Ma non è così.
Non è nemmeno con la paura che ricominceremo, ma con la forza flebile di un pensiero, di una scelta che diventa importante perchè costruisce un progetto.
E' il tempo di capire che se non torniamo a vivere il nostro tempo, non avremo più tempo da vivere.
E' tempo di capire che la nsotra vita e la nostra felicità hanno ancora senso pur nella distanza delle idee e delle visioni, ma nell'unità dello scopo di crescita e di progresso.
I particolarmismi spaccano e dividono, noi abbiamo bisogno di sincera partecipazione.
Mi auguro che qualcosa possa cambiare, me lo auguro per i nostri figli e nipoti.

1 commento:

alberto pirani ha detto...

finalmente ci sei ancora!!!!ho capito e condiviso il tuo silenzio, ma mi mancavi. Non so come e quando usciremo da questo inferno perché non ho una gran fiducia in questo popolo pronto ad idolatrare il primo imbonitore di passaggio, per poi esporlo alla gogna.Non mi fanno paura i venditori di fumo, ma quanti li sostengono direttamente e non.
In questo paese mancano VERGOGNA e PUDORE. Milena

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