Per fortuna anche quest'anno Sanremo è finito, quindi potremo tornare a lamentarci di cose più leggere, che conosciamo meglio. Già, perchè quest'anno il ciclone Celentano ha sollevato un polverone tanto grande da oscurare non la nostra visione delle cose canterine, che già per noi italiani sono quasi indispensabili, ma da farci entrare in quel sentiero posto a confine tra sacro e profano che da sempre è un percorso ostico, difficile e che spesso ci fa girare dall'altra parte.
Celentano ha sbagliato, malgrado le correzioni che ha cercato di dare nell'ultima serata del Festival, a dare un giudizio su due testate cattoliche come Avvenire e Famiglia Cristiana, dicendo che si occupano di politica e cose del mondo, mentre dovrebbero parlare di più di Gesù. Io non sono un esperto, ma direi che se la cavano discretamente. E poi, Gesù non era quello strano tipo che andava in giro a rovesciare i banchi dei mercanti nel Tempio di Gerusalemme? Non era quello che faceva una sorta di rivoluzione culturale da figlio dei fiori, come diremmo oggi? I Vangeli non sono stati scelti tra un gruppo molto più ampio di scritti, e quindi diventa perfino difficile dire quale sia "la Parola del Signore", se non attribuendo allo Spirito Santo un'opera di mediazione tra coloro che avrebbero dovuto decidere quali di quei testi rappresentava meglio la realtà?
Perchè se così non fosse, dovremmo pensare che la Chiesa tutta sia solo un'organizzazione non governativa che cerca di fare del bene, basandosi sulle indicazioni di un noto filosofo giudaico di inizio primo secolo. Anzi, non avremmo più neanche questo riferimento temporale e quindi dovremmo anche costruire un nuovo calendario, dare una nuova numerazione agli anni... che macello!
Quindi cerchiamo almeno anche noi di non fare gli struzzi. Celentano è il migliore promotore di se stesso:è andato al Festival per promuovere il suo ultimo lavoro. Il Festival ha avuto picchi di ascolto quando c'era lui che nemmeno la finale di Coppa del Mondo di calcio con l'Italia è in grado di assicurare. Tutti hanno avuto il loro tornaconto, perfino (per certi versi) l'Avvenire e Famiglia Cristiana che avranno certamente modo di dire la loro e ribattere alle tesi di Celentano, avendo goduto di una pubblicità gratuita di riflesso.
Ecco perchè dico che finalmente possiamo tornare alle nostre normali attività: qui c'era il rischio di dire davvero qualcosa di serio...
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