Da qualche tempo non pubblicavo più alcuna notizia, nessuna riflessione. I tempi mi stanno suggerendo un silenzio che mi pesa, e che talvolta, ormai più nella vita civile che da queste pagine, mi fa esprimere pensieri non sempre riferibili senza dover dare un'immagine truce di me che finora sono riuscito ad evitare, anche perché non me la sentirei bene addosso.
Ora succede che una ragazza mi scriva per ringraziarmi per averle dato alcuni spunti per la sua tesi di laurea. Non mi dice il suo nome, ma da come scrive capisco che sia una ragazza.
Ora la prego di farsi viva con me, mi farebbe piacere conoscere cosa delle mie riflessioni l'abbia così colpita da avermi dato spazio addirittura in una tesi di laurea.
Vorrei poi ringraziare chi, circa una decina di persone al giorno, malgrado il mio silenzio, ha voluto continuare a vedere (probabilmente) se comunque io avessi ancora qualcosa da dire, qualcosa da comunicare. Ebbene proprio a questi amici dico grazie.
Se avrò ancora voglia di scrivere su queste pagine, sarà per merito vostro, non certo per la politica e per la società nella quale oggi viviamo.
Ora succede che una ragazza mi scriva per ringraziarmi per averle dato alcuni spunti per la sua tesi di laurea. Non mi dice il suo nome, ma da come scrive capisco che sia una ragazza.
Ora la prego di farsi viva con me, mi farebbe piacere conoscere cosa delle mie riflessioni l'abbia così colpita da avermi dato spazio addirittura in una tesi di laurea.
Vorrei poi ringraziare chi, circa una decina di persone al giorno, malgrado il mio silenzio, ha voluto continuare a vedere (probabilmente) se comunque io avessi ancora qualcosa da dire, qualcosa da comunicare. Ebbene proprio a questi amici dico grazie.
Se avrò ancora voglia di scrivere su queste pagine, sarà per merito vostro, non certo per la politica e per la società nella quale oggi viviamo.
5 commenti:
Credo di essere una di quelle dieci persone. Grazie lo dico a te. Il momento è difficile per tutti e il rischio di regime per nulla allontanato. C'è bisogno dell'apporto di tutti. La democrazia, come diceva Giorgio Gaber, è partecipazione e ognuno, faticosamente, porta il suo granello: lo dobbiamo, se non altro, alle nuove generazioni
Non mollare mai!
ahahahah il rischio di regime ahahahah fate morire dalle risate!
Caro Gianni, quando si prende una posizione o si esprime un giudizio ci si firma con nome, cognome ed indirizzo.
Il rischio di regime, caro Gianni, c'è e non è solo potenziale; se ne è accorto anche Fini che esprime una linea politica da destra matura che io non condivido ma che rispetto.
Infine, caro Gianni, non firmandoti mi autorizzi ad esprimere un giudizio su di te: la mia impressione è che tu sia una persona di scarse letture, di livello culturale piuttosto basso e tendente ad assorbire acriticamente le idee degli altri,, in sintesi manipolabile e manipolato. Sei in larga compagnia nel Paese ma non ci fai una gran figura.
Tieni duro e continua a scrivere, fallo per te, i blog raramente hanno un seguito numeroso. Regime? Non è un rischio, è una realtà. È regime tutte le volte che cambiare le cose è impossibile con mezzi ordinari. Non c'è bisogno di veder sparire la gente di notte per chiamare così questo tragico aborto della democrazia.
Un altro dei tuoi dieci lettori
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